Ormai divenuta un’abitudine quotidina, l’uso della “mascherina”, può determinare, se non correttamente indossata, problemi agli occhi, con quella che viene definita “congiuntivite da mascherina“.
Il dispositivo se è mal posizionato non aderendo bene ai lati del naso può determinare difficoltà di respirazione. Infatti il fiato espirato rimane intrappolato e tende e risalire verso gli occhi, portando con sè batteri che sono presenti nel cavo orale, batteri che a contatto con gli occhi possono essere aggressivi. Inoltre le mascherine possono intralciare la palpebra inferiore impedendo la normale lubrificazione della superficie oculare, determinando secchezza oculare ed irritazione, fino a sviluppare delle infezioni.
Come si presenta la congiuntivite da mascherina?
La congiuntivite da mascherina si presenta come la normale congiuntivite. Un’infiammazione che colpisce la congiuntiva, ovvero la membrana trasparente che ricopre l’occhio e l’interno delle palpebre, determinando occhi rossi, bruciore, fastidio.
Come si possono evitare queste problematiche?
- scegliere con attenzione il modello da indossare, che si adatti perfettamente alla forma del viso;
- evitare che lasci spazio alla fuoriuscita dell’aria espirata in corrispondenza degli occhi piegandola opportunamente quando la si indossa; (se la si deve indossare per molte ore al giorno si può applicare una striscia di nastro biadesivo in corrispondenza del naso per sigillare bene la mascherina);
- lavarsi e disinfettarsi le mani prima di indossarla.
L’uso scorretto della mascherina determina inizialmente fastidio e bruciore, problema che si può risolvere in breve tempo con la visita dall’oculista e la terapia necessaria.
Se trascurati, tuttavia, questi sintomi possono sfociare in più gravi irritazioni agli occhi e anche in congiuntiviti avanzate.
Dunque alla comparsa dei primi sintomi, non bisogna ignorarli, recarsi dallo specialista per ricevere le corrette cure oculistiche prima che l’irritazione sfoci in infezioni o in congiuntiviti più gravi.