Ialosi Asteroide

La ialosi asteroide è una patologia degenerativa benigna caratterizzata dalla presenza di piccole opacità sferoidi o discoidi, biancastre-gialle, all’interno del vitreo. Il vitreo è un gel chiaro e trasparente composto dal 99% di acqua, che occupa la parte posteriore dell’occhio. La sua viscosità è resa tale grazie alla presenza dell’acido ialuronico.

Paziente maschio di 75 anni con Ialosi Asteroide in occhio pseudofachico

Questa affezione ha un’incidenza maggiore nell’età avanzata (70-80 anni), alcuni autori suggeriscono un’associazione con il diabete, invece altri ipotizzano sia semplicemente un fenomeno degenerativo delle fibre collagene del vitreo. Nel 75% dei casi risulta essere una condizione monolaterale.

All’esame obiettivo al biomicroscopio si mostra con un aspetto a fili di perle o grappoli splendenti, biancastre-gialle, scarsamente mobili.

La chirurgia consiste nella vitrectomia, ma trova indicazione in casi estremi dove la concentrazione di questi corpi asteroidi è massiva e limita la visione.

Corpi estranei corneali

I corpi estranei nella cornea causano abrasioni, che provocano dolore e arrossamento, inoltre possono determinare infezioni.

Corpo estraneo metallico corneale con alone di ruggine

Sintomi

I corpi estranei possono causare dolore, lacrimazione e la sensazione di avere qualcosa nell’occhio. Di solito provocano arrossamento oculare, talvolta, anche gonfiore dell’occhio e delle palpebre. In questi casi la vista può essere offuscata, mentre la presenza di luce può provocare spasmi dolorosi al muscolo che contrae la pupilla.

Una pronta diagnosi e un trattamento adeguato dei corpi estranei possono prevenire l’insorgenza di un’infezione.

Rimozione corpo estraneo metallico – Studio Oculistico Mellace

Trattamento

In presenza di corpi estranei corneali bisogna procedere alla rimozione. Prima di intervenire, la superficie oculare viene di solito desensibilizzata con l’instillazione di un collirio anestetico. Per mezzo di una lampada a fessura o di altri strumenti di ingrandimento si possono rimuovere corpi estranei dalla superficie dell’occhio. Spesso il corpo estraneo può essere eliminato con un bastoncino cotonato inumidito e sterile o tramite irrigazione con una soluzione sterile. Corpi estranei non facilmente rimovibili con un tampone possono essere allontanati senza dolore con un ago sterile ipodermico o tramite speciali strumenti.

In caso di corpo estraneo metallico, dopo averlo rimosso, può restare un anello di ruggine, che può essere rimosso con un ago sterile ipodermico o con una speciale fresa sterile.

A volte il corpo estraneo rimane intrappolato sotto la palpebra superiore, in questo caso la palpebra deve essere ripiegata internamente per asportarlo. Si può anche strofinare con delicatezza un tampone di cotone sterile all’interno della palpebra per rimuovere eventuali minuscole particelle invisibili.

Dopo l’asportazione del corpo estraneo, se è di natura metallica, può essere utile il bendaggio oculare. Il trattamento medico è costituito da una pomata antibiotica da applicare per alcuni giorni per evitare le infezioni. In caso di sensibilità alla luce, la pupilla può essere mantenuta dilatata con un collirio cicloplegico per evitare spasmi dolorosi dei muscoli che costringono la pupilla. Il dolore può essere trattato con farmaci anti-dolorifici per via orale.

Bisogna ricordare che l’utilizzo di occhiali protettivi in caso di lavori a rischio evita questo tipo di situazione.

Cataratta pseudoesfoliativa

Paziente affetto da PEX, la freccia con ingrandimento indica l’aspetto frastagliato sul bordo anteriore della capsula del cristallino.

Cos’è?

La cataratta pseudoesfoliativa è caratterizzata dal deposito di materiale simil amiloide sulla capsula anteriore del cristallino, sul corpo ciliare, sulla zonula, sul margine pupillare dell’iride, sull’endotelio corneale, sul vitreo anteriore e sul trabecolato dell’angolo irido-corneale. Essa è una manifestazione della Sindrome Pseudoesfoliativa (PEX), malattia sistemica, correlata all’età, che determina la produzione di materiale fibrillare che si deposita nella matrice extracellulare di vari tessuti ed organi fra cui l’occhio. La PEX determina un aumento dell’incidenza di cataratta e gluacoma ad esso correlato.

Caratteristiche oftalmoscopiche della PEX

E’ un reperto occasionale durante l’esame clinico oculistico alla lampada a fessura, perciò esamindando la capsula anteriore del cristallino si possono apprezzare varie zone come un disco centrale di aspetto grigio-biancastro, zone intermedie con strie radiali, e soprattutto l’aspetto più caratteristico sul bordo della zona più periferica, che si presenta frastagliato e arricciato, come se la capsula stessa tendesse a sbucciarsi.

Inoltre altre caratteristiche che riguardano l’occhio si evidenziano sul bordo pupillare come la presenza di materiale che assume un aspetto furfuraceo; sulla superficie anteriore dell’iride, dove si possono apprezzare segni di atrofia. Per questo motivo l’iride di individui affetti da PEX è caratterizzato da una scarsa midriasi, anche dopo l’instillazione dei colliri midriatici.

In caso di intervento di cataratta

I pazienti con PEX che si sottopongono ad intervento di cataratta, hanno maggior rischio di complicanze, intra e post operatorie. Prima dell’intervento è importante determinare se esiste una debolezza/dialisi della zonula e del cristallino. E’ importante affidarsi ad un chirurgo esperto per un’attenta pianificazione preparatoria e garantire un intervento efficace e sicuro. Inoltre è necessario impostare accurati controlli periodici.

Pterigio

Paziente affetto da pterigio indicato dalla freccia verde.

Cos’è?

Lo pterigio è una crescita anomala di tessuto appartenente alla congiuntiva sulla cornea. Si manifesta come una membrana bianco-giallastra composta da tessuto fibroso e vasi sanguigni che prende origine comunemente dalla congiuntiva del canto interno (lato nasale dell’occhio), può aumentare di dimensioni ed assumere una forma triangolare e tende a crescere verso la cornea invadendola e limitando, così, la visione.

Le cause

Le principali cause possono essere un’eccessiva esposizione al sole e la secchezza oculare cronica. Più comune nelle popolazioni che vivono nelle zone equatoriali ed in coloro che lavorano all’aperto, soprattutto se l’attività si svolge vicino a superfici riflettenti.

Quali sono i sintomi?

Inizialmente la crescita anomala della congiuntiva non dà nessun sintomo, ma negli stadi più avanzati può causare la sensazione di corpo estraneo, rossore e lacrimazione. Quando il tessuto della congiuntiva arriva ad invadere la cornea può indurre astigmatismo.

Come si fa diagnosi?

La diagnosi di pterigio può avvenire semplicemente con l’osservazione alla lampada a fessura durante una visita oculistica. Mentre la topografia corneale permette di monitorare la progressione dello pterigio e l’astigmatismo conseguente, invece l’OCT della cornea permette di studiare i tessuti coinvolti.

Come si cura?

La terapia medica non elimina lo pterigio. Tuttavia può ridurre i sintomi, così possono essere utilizzati dei lubrificanti artificiali o dei medicinali a base di steroidi da applicare localmente.
La terapia chirurgica consiste in interventi di asportazione e ricostruzione del tessuto con un lembo di congiuntiva sana.

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