Quel fastidioso tremore della palpebra…

La spiacevole sensazione della palpebra che balla è abbastanza frequente, in genere monolaterale, può coinvolgere sia la palpebra superiore sia quella inferiore; essa è dovuta a una fibrillazione di uno dei muscoli della palpebra. Spesso questo tremore allarma il paziente, ma raramente è sinonimo di un disturbo preoccupante. La palpebra che trema è una mioclonia, cioè una serie di contrazioni muscolari involontarie ed intermittenti, causata da uno stato di ipereccitazione neuronale. Le mioclonie palpebrali (miochimie) possono durare da pochi secondi a qualche ora.

Questa iper-stimolazione dipende da vari motivi. Generalmente, una palpebra che trema può essere segno di eccessivo affaticamento, stress e carenza di sonno, pertanto non deve eccessivamente allarmare chi ne soffre. Qualora la manifestazione divenisse particolarmente frequente, però, è consigliabile rivolgersi ad un medico oculista per gli opportuni accertamenti.

Le possibili cause sono diverse. Nella maggior parte dei casi, questo disturbo è transitorio e non ha alcun significato patologico, risultando associato a condizioni di stress e stanchezza. Tra i motivi più comuni rientrano anche la mancanza di sonno e l’eccessivo consumo di caffeina, alcol o nicotina. Può essere associata anche alla sindrome dell’occhio secco. Se il tremore delle palpebre coinvolge entrambi gli occhi, è invece possibile che alla base ci siano difetti della vista non corretti, alcuni disturbi visivi possono stimolare, infatti, l’ammiccamento e lo spasmo palpebrale. La palpebra che trema può anche essere un sintomo di certe patologie specifiche dell’occhio, tra cui infiammazioni della congiuntiva, delle palpebre e della cornea, in questi casi rivolgiti subito ad un oculista.

Raramente, questa manifestazione risulta associata a patologie neurologiche, a disturbi metabolici, ad effetti collaterali a farmaci.

Cause più comuni
– Carenza di sonno;
– Stress;
– Abuso di caffeina ed alcolici;
– Squilibri nutrizionali (carenze di potassio e magnesio);
– Affaticamento degli occhi dall’uso di computer, tablet e smartphone;
– Secchezza oculare;
– Allergie.

L’importanza della prevenzione nel Glaucoma, il ladro silenzioso degli occhi

Il glaucoma è una malattia degli occhi che colpisce il nervo ottico e causa la perdita progressiva della vista. ll glaucoma è la seconda causa di cecità nel mondo dopo la cataratta. In Italia si calcola che siano circa un milione le persone colpite da glaucoma, ma una su due non lo sa, perché non soffre di sintomi particolari. Di fatti il glaucoma è considerato il “ladro silenzioso degli occhi” , essendo una patologia asintomatica per lungo tempo. Il paziente non ha modo di rendersene conto, la vista può essere eccellente, non sono presenti disturbi oculari, quindi si rischia di essere informato solo quando la malattia è già in uno stadio avanzato. Perciò la prevenzione in questi casi è fondamentale, quindi tutte le persone di età superiore a 40 anni dovrebbero sottoporsi a una visita specialistica oculistica. Esistono per altro soggetti più a rischio di altri: chi ha familiarità (parenti che siano già affetti da Glaucoma), i miopi, chi soffre di patologie croniche sistemiche (quali l’ Ipertensione Arteriosa, le Malattie Cardiovascolari, il diabete, Apnee Ostruttive Notturne).

Gli esami che ci aiutano a diagnosticare il Glaucoma sono principalmente la tonometria (misurazione della pressione oculare), l’analisi della papilla ottica al fondo oculare, l’esame del campo visivo, e le tecniche di imaging (OCT, GDx, HRT) che consentono di analizzare (misurare con precisione) lo spessore delle strutture nervose retiniche (RNFL, GCC).

Allo stato attuale l’ “arma” terapeutica a disposizione è la riduzione del valore di pressione oculare, fattore di rischio trattabile nel Glaucoma, con l’obiettivo di raggiungere la “pressione target”. L’efficacia del trattamento è maggiore quando il Glaucoma viene diagnosticato in una fase iniziale.
La terapia medica prevede l’instillazione di uno o più colliri ipotonizzanti che garantiscono un abbassamento della pressione intraoculare. Sono farmaci che riducono la produzione di umore acqueo oppure che ne migliorano il drenaggio. È molto importante che questi farmaci vengano assunti regolarmente, in modo continuativo, e non vengano sospesi, senza il permesso del Medico. Si può ricorrere alla terapia laser, diversa nei differenti tipi di Glaucoma. Ma se anche quest’ultimo trattamento non è in grado di abbassare la pressione oculare, viene raccomandato l’intervento chirurgico.

Quindi se hai più di 40 anni, se hai un familiare affetto da Glaucoma, se hai patologie sistemiche croniche (Ipertensione Arteriosa, Malattie Cardiovascolari, Diabete, Apnee Ostruttive Notturne), se sei miope, se la tua pressione oculare è maggiore di 21 mmHg, vai subito dal Medico Oculista. Solo il Medico Oculista può guidarti nel percorso di diagnosi del Glaucoma, malattia oculare che non viene percepita ma che in silenzio e progressivamente spegne la vista. Per tale motivo va ribadita l’importanza della diagnosi precoce.

Gli Occhi dei Luzzi Maltesi

I luzzi (“luzzu” in maltese) sono l’imbarcazione da pesca tradizionale di Malta. Sono famose per i colori vivaci, dove il giallo e il rosso si mescolano al verde e al blu. Una caratteristica unica dei luzzi sono i due occhi dipinti sulla prua. Conosciuti come occhi di Osiride o occhi di Horus, secondo gli storici queste decorazioni sono la riproposizione degli occhi presenti sulle navi fenicie e greche.
I luzzi sono considerati il simbolo della pesca e dei pescatori maltesi.
Nel corso degli anni le vele sono state rimpiazzate dai motori a diesel, e alcune luzzi sono diventati imbarcazioni da turismo.

L’Occhio di Magritte

Il cielo è un riflesso del mondo esterno oppure è il riflesso dell’immagine interiore della persona a cui appartiene l’occhio?

Renè Magritte, Il falso specchio – 1928 – Olio su tela, 54 x 80,9 cm. The Museum of Modern Art, New York

L’opera surrealista di René Magritte rappresenta un grande occhio che esclude il resto del volto a cui appartiene. L’iride appare come una finestra circolare che si affaccia su un cielo attraversato da nuvole bianche, mentre la pupilla è raffigurata come una sorta di sole nero . Magritte ha utilizzato il tipico procedimento dei Surrealisti, il paradosso visivo, che consiste nell’accostare elementi che appartengono all’esperienza quotidiana ma che non hanno alcuna relazione logica fra loro. In questo modo costringe l’osservatore ad usare la sua immaginazione per dare senso all’opera. L’ambiguità è evidente anche dal titolo “Il falso Specchio”.

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