Schirmer Test

Il Test di Schirmer è un semplice test che permette di quantificare la secrezione lacrimale basale, che risulta diminuita in alcune patologie o legate all’assunzione di farmaci.
Si esegue posizionando due striscioline di carta bibula millimetrate nel fornice congiuntivale e si attende 5 minuti. Al termine si misura la porzione di strisciolina inumidita. Un risultato del test “negativo” (più di 10 mm di inumidimento della carta) è normale.

Curiosità

Il test prende il nome da Otto Schirmer, oculista tedesco che lo ha illustrato in una sua pubblicazione nel 1903.

Sindrome dell’Occhio Secco

La sindrome dell’occhio secco è una patologia determinata da una cronica irritazione dovuta alla poca idratazione della congiuntiva e della cornea. Principalmente ad una riduzione quantitativa o ad un’alterazione qualitativa del film lacrimale, che ricopre l’occhio e, di norma, lo lubrifica e lo protegge. In Italia ne soffre il 25% della popolazione generale, ma questa sindrome colpisce soprattutto le donne dopo i 45 anni (50%) e quelle in menopausa (90%).

Quindi la scarsa produzione o l’eccessiva evaporazione delle lacrime può rappresentare la complicanza di blefariti, congiuntiviti e altre malattie infiammatorie dell’occhio.

La sindrome dell’occhio secco, inoltre, può essere conseguente a patologie sistemiche come la sindrome di Sjögren, il Lupus eritematoso sistemico e l’artrite reumatoide. Inoltre, il disturbo è tipico in età avanzata, nelle donne in menopausa (per riequilibri ormonali) e in chi fa uso protratto di lenti a contatto, colliri o farmaci sistemici.

Sintomatologia

I sintomi più comuni dovuti alla sindrome da occhio secco sono prurito, bruciore, irritazione e fastidio alla luce (fotofobia). Inoltre, possono manifestarsi una sensazione di corpo estraneo, difficoltà nell’apertura della palpebra al risveglio, dolore ed iperemia congiuntivale (occhi rossi). Possono anche comparire stanchezza o affaticamento degli occhi e, in alcuni pazienti, si osserva la comparsa di muco all’interno o attorno l’occhio. Questi disturbi aumentano in determinate condizioni ambientali, come l’esposizione al vento o al caldo, o in ambienti polverosi.

Diagnosi

La diagnosi è clinica; l’esame oculistico rivela alterazioni della congiuntiva e del film lacrimale. Per valutare la quantità di lacrime prodotte in un dato periodo di tempo, può essere utile il test di Schirmer, che si esegue apponendo piccole strisce di carta assorbente sul margine palpebrale. Il test di rottura del film lacrimale (BUT), invece, permette di avere una valutazione qualitativa del film lacrimale.

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